mercoledì 5 dicembre 2012

giovedì 8 novembre 2012

Interviste e link dei miei interventi riguardo il Codice Voynich




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Comunicato stampa Voynich 100





COMUNICATO STAMPA VOYNICH 100









Il centenario della riscoperta del manoscritto Voynich. Questo il tema dell’incontro-dibattito che si svolgerà venerdì 11 maggio 2012, dalle ore 9.00 alle 18.00, presso la Sala degli Svizzeri di Villa Mondragone, Università di Tor Vergata, in Via Frascati 51, Monteporzio Catone, Roma.


Obiettivo dell’evento raccontare e testimoniare lo stato dell’arte delle ricerche esperite negli ultimi 100 anni sul manoscritto più misterioso del mondo. Interverranno alcuni degli studiosi più eminenti che da decenni si occupano del Codice Voynich. Dal noto ricercatore René Zandbergen allo storico Rafał Prinke, da Claudio Foti, unico autore italiano di un saggio sull’argomento a Greg Hodgins lo scienziato che ha effettuato il test al carbonio 14 sul manoscritto. Da Nick Pelling, autore di un romanzo a tema a Jorge Stolfi studioso del Voynichese, da a Gordon Rugg teorico dei manoscritti nel medioevo a Klaus Schmeh esperto di testi crittografati, da a Rich SantaColoma studioso delle ottiche applicate al Voynich a Wolfgang Lechner ricercatore dei disegni misteriosi fino a Johannes Albus che ci illustrerà l’ultima pagina del manoscritto.


Alle celebrazioni, patrocinate dal comune di Monteporzio Catone, prenderanno inoltre parte il professor Franco Giannini, presidente di Villa Mondragone, il Preside della facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Tor Vergata, prof. Rino Caputo, e docenti e studenti dell’Università di Roma 2.


In chiusura, se il tempo a disposizione lo consentirà ci sarà uno spazio per le domande e per le curiosità sul Codice Voynich il manoscritto che da secoli sfida l’umanità.

Il Codice Voynich e il Sang Real










IL CODICE VOYNICH E IL SANG REAL

Articolo di Claudio Foti pubblicato febbraio 2012 su Arcana n.2




Da quando è uscito il libro il Codice da Vinci di Dan Brown molte persone hanno cominciato a comprendere che forse non tutto è ciò che sembra. Che forse la storia come ci è stata insegnata è stata un po’, come dire, “strumentalizzata”. A cominciare da quella della religione...

Senza scendere in dettagli, che qui sarebbero fuori luogo, basta farsi un’idea di quanto il ricercatore Wayne Herschel, astronomo, simbologista e co-autore del libro The Hidden Records ritiene essere il misterioso Codice Voynich. Herschel, che ha lavorato a lungo con Ove von Spaeth e Robert Bauval, non è nuovo a mappe stellari e ad antiche civilizzazioni aliene. Il ricercatore, che vive da sempre a Città del Capo, sostiene che la teoria di Bauval è applicabile su larga scala, e che comprenderebbe non solo le piramidi egiziane ma anche quelle di Tikal in Guatemala, di Teotihuacan in Messico; di Angkor in Cambogia e perfino alcune strutture vicino a Stonehenge. Ultimamente Herschel ha dichiatato di aver decifrato un importante pittogramma appartenente al grimorio La Chiave di Salomine (British Library Oriental MS 14759, XVIII secolo circa), nel quale l’autore vede le prove dell’origine celeste dell’umanità. Teoria non dissimile e corroborata anzi da una insolita illustrazione contenuta nel misterioso manoscritto Voynich che altro non sarebbe che una mappa verso il Graal. Ma andiamo con ordine: in molti sanno che Santo Graal viene da Sangreal, parola che secondo molti studiosi nel corso dei secoli fu “divisa” in due … Sang Real che significa appunto Sangue Reale. Ecco che quindi Sang Real significherebbe la linea di sangue specifica di una famiglia speciale. In altre parole un lignaggio sacro venuto dal cielo. L'umanità è sempre stata attratta dalla percezione di un Cristo come un dio fisico e la possibilità che abbia lasciato una stirpe però ci manda tutti un po’ in confusione e siamo portati a brancolare in quel territorio ove la fede si scontra con la ragione e la conoscenza. Secondo Herschel il vangelo di Giuda è una chiave di lettura fondamentale. Lungi da noi entrare in discorsi fideistici e religiosi, ci limitiamo esclusivamente a riportare quanto lo studioso sudafricano sostiene, cioè che questo Vangelo Apocrifo nasconda qualcosa di fondamentale. Un messaggio che indichi le nostre origini sacre dal cielo e come una stirpe sacra sia stata tramandata. Tutto ciò sarebbe stato davvero inscritto su una tavoletta o una pergamena, poi consegnata a Giuda per tramandare la verità? Domande a cui non abbiamo risposta. Sappiamo che la storia ci dice che Giuda fu trovato impiccato a un albero non troppo tempo dopo che Cristo fu crocifisso. Molti studiosi credono che si sia trattato di un suicidio. Difficile a dirsi, non è da escludere che possa essere stato ucciso anche lui dai Romani. Ecco perché allora il Vangelo di Giuda fu nascosto. E Giuda, successivamente fu considerato un traditore di Cristo. Secondo altri ricercatori invece Giuda fu il più fedele seguace di Gesù e probabilmente gli fu dato qualcosa che doveva proteggere, nascondere e tramandare. Un manufatto prezioso, forse, ma di cosa si trattava? Wayne trascorse mesi alla ricerca di indizi sui manoscritti segreti di reperti, ma senza successo. Poi finalmente si accorse di qualcosa di ovvio.

In tutte le raffigurazioni di Cristo, la croce sacra dietro la sua testa è spesso incisa con delle isolite stelle, una sorta di modelli, inoltre spesso è raffigurato come un piatto d'oro massiccio. Sarebbe azzardato tentare di identificare questo piatto d’oro con la parola Graal che alcune tradizioni considerano molto vicina alla parola recipiente? Il nome aveva forse un doppio significato: lignaggio e un recipiente per mangiare o bere?

Fu a questo punto che Wayne azzardò che il disco dietro il Cristo, sia stato raffigurato in questo modo per un motivo che andava al di là della cristianità. In fondo il disco solare della tradizione egiziana non era molto dissimile. Una sorta dei Sole-disco che può rappresentare anche una stella simile al Sole e un disco degli dei volanti. Secondo Wayne infatti questa sorta di piatto d'oro, dato a Giuda da Cristo, altro non sarebbe che una mappa stellare con una scritta segreta per individuare il lignaggio sacro dei nostri antenati. A tutto ciò, senza scendere nello specifico, ne analizzare la portata delle informazioni riguardo al presunto passaggio, si affianca anche la tradizione di Giovanni Battista che, come sappiamo, fu decapitato e la sua testa fu deposta su di un piatto. Altra analogia? Chi può dirlo? E’ in ogni modo, quantomeno curioso, che le opere d’arte di tutte le chiese del mondo posizionino il volto di Cristo al centro di questo misterioso piatto dorato. C’ è un messaggio? Si chiede Wayne Herschel. E’ questa la mappa per ritrovare il lignaggio sacro? Il famoso Santo Graal?

Ed è un caso che anche nei tempi maya si trovino simboli simili? Così come in quelli indù e in quelli egiziani e sumeri? Ma eccoci finalmente a noi, solo quando Wayne vide il manoscritto Voynich, trovò la risposta alle sue domande. Il Codice Voynich è dotato di una scrittura segreta e indecifrabile, che assomiglia talvolta a quella del grande Leonardo Da Vinci. Le immagini del manoscritto raffigurano ninfe- anime viaggianti nello spazio attraverso i wormhole cosmici e rappresentazioni di piante che probabilmente non sono di questo mondo. Poi su un folio particolare appare la grande croce sacra con tutti i dettagli mancanti che Wayne da tempo stava cercando. Ecco il segreto dell’empireo. Ecco la faccia del sole al centro. Ecco un gruppo di sette stelle e una piccola linea che rappresenta il sentiero del viaggio da Sole alle Pleiadi, stesso percorso scoperto dall’astronomo in molte altre antiche civiltà. Wayne crede che il sole al centro non sia altro che il piatto d’oro, il Graal, la mappa per la linea di sangue più famosa del mondo. Vi lasciamo con queste numerose immagini che sembrano corroborare la teoria di alcuni studiosi del Codice Voynich, lasciando a voi la decisione. A tutte queste rappresentazioni sono collegate, secondo Wayne, teorie culturali locali che ritengono che gli dei siano venuti dallo spazio. In particolare da una stella molto vicina alle Pleiadi.

Ecco che quindi il folio 68 recto del manoscritto Voynich sembra rappresentare la croce sacra, simbolo segreto per trovare le nostre origini celesti. Il Voynich altro non sarebbe che una mappa per tornare da dove siamo venuti e scoprire chi siamo e se il nostro sia davvero Sang Real.

Wayne Herschel va oltre azzardando perfino che questa faccia al centro della mappa altro sia la stessa faccia della sindone di Torino che Leonardo avrebbe copiato da un manoscritto segreto. Una faccia comune a quella del Dio del sole dei Maya, a quella della Sfinge, a quella del Dio del Sole Inca e anche a quella misteriosa che apparve su Marte con il nome di Cydonia. Il Codice Voynich è davvero tutto questo?



martedì 6 novembre 2012

Il Codice Voynich




IL CODICE VOYNICH





Eremon edizioniSito casa editrice


BOOKTRAILER





















Un manoscritto misterioso dal testo indecifrabile, dai disegni insoliti, dalla provenienza temporale e geografica sconosciuta, è quello che Claudio Foti analizza in questo saggio aggiornato ed esaustivo.

L’autore raccoglie le tesi interpretative che nel corso degli anni, dal 1912 (data del ritrovamento a Villa Mondragone, vicino Roma) ad oggi, sono state proposte da ricercatori e analisti di tutto il mondo, che hanno chiamato in causa Kircher, Leonardo da Vinci, Roger Bacon, Dee, Nostradamus, Silvestro II… proponendo ipotesi, su chi e perché sia stato scritto, straordinarie e talvolta al limite dell’incredibile ma in sintonia con lo stile misterioso del manoscritto.

Perché sono stati raffigurati animali, fiori e piante sconosciuti? Perché quei disegni di donne svestite e immerse in strane vasche comunicanti colme di liquido verde? Perché quegli inspiegabili diorami astrologici?

Claudio Foti descrive testo e disegni, segue passo dopo passo la storia e il percorso del manoscritto dalla sua comparsa a Praga alla corte di Rodolfo II sino al suo arrivo alla Yale University , dove oggi è conservato sotto la sigla anonima di ms.408.

Questo libro non solo è un invito ad andare a vedere con i propri occhi i 116 “folii” non ancora decifrati, ma è anche uno stimolo a cimentarsi laddove hanno fallito C.I.A. e altri servizi segreti, e a trovare la soluzione all’enigma che il manoscritto con i suoi caratteri e i suoi disegni conserva.

Un particolare inquietante: nel 2012 cade il centenario della scoperta di questo manoscritto che sarà celebrato proprio in quella Villa Mondragone da dove è riemerso dalle pieghe del tempo con il suo carico di mistero.

Benvenuti


 

Benvenuti sul mio blog decicato al manoscritto più misterioso del mondo.

Mi scuso del ritardo, ma come diceva qualcuno meglio tardi che mai!

In questo blog troverete notizie, curiosità e le ultime novità riguardo il Codice Voynich.

Dicevo del ritardo in quanto oltre 2 anni fa ho pubblicato un saggio, intitolato Il Codice Voynich, edito da Eremon, sul manoscritto che da secoli sfida l'umanità. E in due anni ne sono state fatte di conferenze, celebrazioni, articoli su questo enigma. L'ultima delle quali lo scorso maggio a Villa Mondragone, per celebrare i 100 anni dal ritrovamento di questo incredibile testo.

Be' adesso vi saluto e vi invito a frequentare queste pagine assiduamente se siete interessati a scoprire la verità, almeno quella possibile sul manoscritto, pardon, sul Codice Voynich